Le spese per i lavori edilizi non incidono più sul “bonus mobili”

Le spese per i lavori edilizi non incidono più sul “bonus mobili”

La conversione in legge del decreto “casa-Expo” (D.L. 47/2014) ha alla fine consentito l’abrogazione del principale vincolo che limitava la fruizione del cosiddetto “bonus mobili”.

E’ noto, infatti, che il decreto 63/2013 aveva disposto che il bonus in questione (consistente in una detrazione Irpef pari al 50% dell’ammontare speso, fino a 10 mila euro, per l’acquisto di mobili, grandi elettrodomestici e apparecchiature con etichetta energetica) non potesse essere superiore, nell’ammontare speso, alle spese sostenute per il lavoro di recupero edilizio, che costituisce condizione necessaria per la fruizione del bonus in questione.

La legge di conversione del decreto 47 (legge …) dispone ora, esplicitamente, che, per tutto il periodo di applicazione del “bonus mobili”, le spese sostenute per l’acquisto di mobili e elettrodomestici sono computate ai fini della detrazione del bonus in argomento, indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

La lettera della legge di conversione del decreto 47 non lascia adito a dubbi, nel senso che l’abrogazione del vincolo ha effetto retroattivo, per cui il “bonus mobili” può essere fruito nella sua interezza (svincolato, cioè, dall’importo dei lavori di ristrutturazione), fin dalla iniziale data del 6 giugno 2013.

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